Nel corso di questi ultimi anni, il seguire una corretta alimentazione è diventato un elemento imprescindibile per la nostra quotidianità, sia per quanto riguarda il mangiare, sia per il bere.
È proprio a proposito di quest’ultimo punto che vorremmo soffermarci a parlare.
Chi vuole mantenersi in linea, probabilmente si sarà chiesto più volte se il vino può essere considerato un ingrediente aggiuntivo di una sana alimentazione o se può portare ad avere qualche chilo in più sulla bilancia.
Alimentazione e vino
Oltre ad essere una bevanda, il vino è anche un ingrediente fondamentale per alcune delle nostre ricette, perché aiuta ad insaporire i piatti, a creare ottime salse di accompagnamento, a rendere la carne più morbida e tanto altro ancora.
La cosa più importante è che deve essere un vino di qualità, e questo vale anche se parliamo di quello da consumare durante i pasti.
Ma in realtà, alla domanda “Il vino fa ingrassare?” abbiamo risposte contrastanti tra di loro: da un lato, c’è chi punta il dito contro gli effetti negativi che il vino può portare al nostro organismo, e chi invece afferma il contrario, ovvero che bevendo con moderazione, si hanno effetti benefici.
A questo punto forse ti starai chiedendo quale di queste due risposte è vera o meno.
Studi sul vino
Ebbene sì, bere con moderazione ha degli effetti positivi sul peso!
Grazie agli studi sul vino, soprattutto rosso, svolti nei laboratori di ricerca della Harvard Medical School in Massachusettes e all’Università di Navarro in Spagna, è stato dichiarato che bere un bicchiere di vino al giorno non comporti l’aumento di peso.
L’alcol, aumentando la frequenza cardiaca e accelerando il metabolismo, permetterà di consumare più calorie, o almeno quelle che apporta.
Vino bianco o rosso: quale prediligere?
La prima cosa che facciamo quando dobbiamo scegliere un vino, è pensare al tipo di cibo a cui dobbiamo associarlo.
Sicuramente se i piatti sono a base di carne, penserai di dover scegliere un rosso e al contrario, se sono a base di pesce sarai spinto ad acquistare un bianco.
Sfatiamo subito questo mito perché esistono degli ottimi vini rossi che accompagnano i piatti di pesce, come un Nebbiolo e degli ottimi bianchi che possono essere abbinati perfettamente ai piatti a base di carne come, ad esempio, il Vermentino di Sardegna.
Ma vi siete mai chiesti quale tra vino bianco o rosso è il migliore per il nostro organismo? Uno dei due vini, seppur consumato modestamente, è più raccomandato dell’altro. Qual è? Il vino rosso!
Perché è meglio il vino rosso?
Il vino rosso apporta più benefici al nostro organismo per diversi motivi.
Questo tipo di bevanda contiene una ricca quantità di polifenoli, indicati anche con il termine vitamina P, ossia molecole dall’azione antiossidante.
Inoltre, durante le prime fasi della fermentazione, vengono rilasciati anche i flavonoidi, ovvero composti naturali dall’azione antiossidante, antinfiammatoria, antimicrobica, antiulcera e antiallergica.
Dunque, il vino rosso è migliore rispetto al vino bianco per tutta una serie di benefici che riesce ad apportare al nostro organismo, come il rallentamento dell’invecchiamento e dello sviluppo di tumori, funge da antinfiammatorio e previene le malattie cardiovascolari.
Naturalmente, se il vostro medico vi ha vietato di bere vino rosso, continuate a seguire le sue indicazioni!
Chi è abituato a bere moderatamente del vino durante la giornata, d’ora in poi avrà un motivo in più per prediligere il vino rosso al vino bianco.
Perché è peggio il vino bianco?
Il vino bianco è più difficile da smaltire perché contiene una quantità maggiore di solfiti, o anidride solforosa, ovvero sostanze che permettono di prevenire l’ossidazione del vino.
Inoltre, il vino bianco rimane più acido rispetto ad un vino rosso, ed è quindi più facile che possa provocare nausea e fastidi allo stomaco e alla digestione.