La tradizione gastronomica abruzzese è una delle scoperte più interessanti degli ultimi anni. In un contesto dove sempre più italiani stanno riscoprendo la bellezza di appassionarsi alle tradizioni gastronomiche locali, anche l’Abruzzo la fa da padrone. La piccola regione italiana, incastonata fra mare e montagne, è ricchissima di prodotti tradizionali gustosi, saporiti e molto tipici. Sempre più turisti, anziché portarsi a casa dei souvenir di bellezza, scelgono di riportare nella città natale alcuni dei prodotti tipici dell’Abruzzo, che sono svariati e tutti saporiti e con una lunga storia alle spalle.
Ma tranquilli, non c’è bisogno di recarsi fino in Abruzzo per poter far incetta di prodotti tradizionali: essi si possono comprare in tutta sicurezza anche su siti specializzati in prodotti tipici, qui ne trovate un valido esempio.
I souvenir del gusto sono il modo migliore di ricordare una terra o una città. Così sempre più turisti si portano a casa una gustosa mortadella di Campotosto, o il torrone locale, o una bottiglia di Montepulciano d’Abruzzo, o una forma di pecorino. I formaggi, i salumi, i dolci ed i vini delle terre abruzzesi stanno letteralmente conquistando l’Italia anche secondo quello che emerge da una indagine di Coldiretti/IXE che è stata divulgata a Roma nel corso dell’assegnazione delle Bandiere del Gusto 2018. Questa manifestazione si occupa di premiare le specialità regionali che seguano delle ricette tradizionali, di almeno 25 anni. Ebbene, in Abruzzo moltissimi dei prodotti locali hanno una storica decennale, se non in alcuni casi secolare. L’acquisto di prodotti tradizionali durante le vacanze si spiega anche in termini utilitaristici: infatti a fronte di una spesa inutile, si preferisce investire il denaro nell’acquisto di souvenir che poi potranno essere utilizzati in cucina, come appunto olio, formaggi, vino e via dicendo. Solamente al secondo posto si piazzano invece portachiavi, gadget e altri souvenir più tradizionali.
Insomma, sembra di essere di fronte ad una vera rivoluzione copernicana nel campo degli acquisti, dato che sempre più turisti scelgono di acquistare prodotti locali da riportare a casa al posto di oggetti. I prodotti che i turisti acquistano di più sono il pecorino di Farindola, il cacio fiore dell’Aquila, le gustose lenticchie di Santo Stefano, l’Incanestrato di Castel Del Monte, la scrucchiata (tipica marmellata di uva del luogo), il peperone rosso di Altino e ancora salumi locali e vino.
Gli itinerari nelle città del gusto
Sono sempre di più i turisti che si avventurano alla scoperta degli itinerari eno-gastronomici dell’Abruzzo, nelle città del gusto, come Chieti, L’Aquila e Pescara, ma anche nei paesini di montagna o nei borghi vicino alla costa.
I dati parlano chiaro: il 34% delle persone che vanno in vacanza consuma pasti nei ristoranti, il 9% in agriturismi. In Abruzzo ci sono 148 Bandiere del Gusto, locali dove si possono assaggiare le vere specialità della regione e che fanno della massima qualità dei prodotti e della produzione un motivo di vanto. L’Abruzzo si conferma una delle regioni migliori in Italia dove scoprire gli itinerari del gusto e percorrere gli itinerari eno-gastronomici. La cucina povera incontra la qualità degli ingredienti: i turisti possono scoprire i sapori più genuini delle zone montane, a base di formaggi e erbe aromatiche, o una cucina più borghese come quella di Teramo, o i piatti di pesce sulla costa e Pescara. Le varietà del gusto in Abruzzo la rendono una regione poliedrica e ricchissima di sfumature, sapori, profumi e colori, un patrimonio dello slow food italiano che sempre più turisti stanno scoprendo in modo consapevole. Fra eventi gastronomici, sagre e slow food, sapori condividi e souvenir gastronomici, l’Abruzzo si conferma una regione ricca per il turismo.