L’oro è da sempre considerato il bene rifugio per eccellenza e destinare i propri risparmi in questo genere di investimento trova sempre un’ottima corrispondenza sul mercato per diversi fattori.
- Il primo motivo riguarda la domanda mondiale dell’oro, che sia per i collezionisti sia per il settore dell’oreficeria, non diminuirà mai.
- Inoltre bisogna considerare anche la componente istituzionale, cioè l’atteggiamento finanziario di alcuni paesi al fine di aumentare le proprie riserve auree per avere più capacità di sostenere il cambio della propria valuta.
- Il terzo motivo corrisponde all’instabilità politica, che destabilizza il valore delle azioni correlate e dei mercati: ma questo non influenza la sicurezza dell’oro che ha una componente cosiddetta anti-ciclica. Questo significa che nei periodi di crisi il bene dell’oro è comunque al riparo, soprattutto se si mantiene una gestione prudente diversificando il proprio investimento.
Investimenti sicuri: diversificare in oro fisico e finanziario
Si può ad esempio decidere di investire sia in oro fisico che in oro finanziario e ogni opzione determina vantaggi e svantaggi. Diversificando il proprio investimento, una componente di almeno il 10% deve essere destinata all’oro, senza mai superare il 20%.
Dopo quanto abbiamo detto, perché allora non investire tutto il capitale in questo bene rifugio e limitarsi solo ad un massimo del 20%?
La risposta è data dalla prudenza finanziaria, perché è fondamentale non dipendere totalmente dall’andamento di un unico mercato.
Chi ha deciso di destinare l’intero capitale disponibile senza diversificare, ha finito col perdere il valore reale del proprio investimento, soprattutto considerando l’aspetto dei tassi di cambio. Questo è motivato dal fatto che da quando l’oro ha assunto anche un ruolo istituzionale come riserva di valuta, risulta maggiormente soggetto all’oscillazione dei prezzi.
Investimenti sicuri: il ruolo degli intermediari
L’alternativa più difficile da raggiungere è rappresentata dall’acquisto e dallo stoccaggio in prima persona dell’oro puro. Decisamente più realizzabile e conveniente in termini di sicurezza è la via di mezzo, ossia affidarsi ad un intermediario per la custodia dell’oro e decidere cosa fare del proprio investimento a seconda degli andamenti di mercato. Il vantaggio di questa scelta è la libertà di decidere quando rivendere e convertire l’oro fisico in denaro. L’importante è scegliere professionisti preparati e seri, in maniera da essere certi di acquistare valore autentico in metallo aureo.
Investimenti sicuri: oro fisico, liquidità e inflazione
Uno degli investimenti più diffusi in questo periodo è quello delle sterline d’oro, che presentano meno problemi a livello di conservazione e stoccaggio. Quindi si comprende come un aspetto positivo dell’investimento in oro sia quello di avere un elevato tasso di liquidità, soprattutto se si investe in oro fisico: questo infatti può essere smobilizzato semplicemente in qualsiasi momento e appena il mercato lo rende conveniente, consentendo di realizzare un buon guadagno
Il fondamento economico da tenere in considerazione per prevedere le oscillazioni di prezzo dell’oro è l’inflazione: secondo logica infatti, a parità di altre variabili, quando il potere d’acquisto della valuta diminuisce, ossia quando l’inflazione aumenta, gli investitori sono più propensi a destinare i risparmi nei beni rifugio.
Oro o titoli di Stato? I titoli di Stato sono più legati alla politica dello Stato che li emette e alla sua discrezionalità: i bassi tassi di rendimento sono legati comunque a un impegno al rimborso che rende questi titoli meno rischiosi. Il suggerimento è sempre quello di diversificare.
Infine un altro aspetto da tenere sempre presente è il tasso di cambio: quando si decide di investire nell’oro, la valuta principale in questo periodo è il dollaro.
Questo significa che quanto più il dollaro si apprezza rispetto alla moneta locale (l’euro nel nostro caso), maggiore l’investimento varrà in termini di dollari. Quello che stiamo attraversando è in effetti un periodo ideale per tornare ad investire nell’oro, tenendo in considerazione anche l’opportunità di aprire il deposito in dollari anziché in euro.