Negli ultimi anni i notiziari hanno riportato frequentemente eventi disastrosi causati da incidenti in cui molti lavoratori hanno perso la vita o subito gravi infortuni.
Molti di questi incidenti sono spesso preventivabili, ecco il motivo secondo cui da molti anni ormai vengono istituiti dei corsi di formazione sulla sicurezza sul lavoro.
Molti di questi corsi riguardano rischi specifici, come il rischio di essere esposti ad agenti cancerogeni, che viene molto spesso raccontato da giornali o trasmissioni televisive e rappresenta uno dei pericoli più gravi nel mondo del lavoro.
AGENTI CANCEROGENI
Per agente cancerogeno si intende una sostanza che corrisponde a uno dei due livelli secondo il decreto legislativo italiano, nello specifico invece può essere descritta come un preparato contenente una o più sostanze concentrate non rientranti nei valori limiti legislativi.
Per valore limite si intende il limite della concentrazione media, ponderata in funzione del tempo, di un agente cancerogeno presente nell’aria e rilevabile entro un certo spazio distante dal lavoratore.
OBBLIGHI DEL DATORE DI LAVORO
Il datore di lavoro deve azzerare o ridurre al minimo l’utilizzo di queste sostanze cancerogene, grazie a una riformulazione delle quantità presenti nelle sostanze, in modo tale che risulti il meno nocivo possibile al lavoratore.
Successivamente il datore di lavoro dovrà provvedere a effettuare una valutazione del rischio all’interno del luogo di lavoro da parte di tecnici esterni alla struttura lavorativa come previsto dalla legge italiana.
Effettuata questa valutazione, se il rischio di esposizione da parte dei lavoratori non è ancora nullo, il datore di lavoro dovrà fornire ai lavoratori tutti gli strumenti necessari a proteggerli; inoltre dovrà provvedere a tenere gli strumenti protettivi in un luogo sicuro e provvederà a igienizzarli dopo ogni utilizzo.
Da qualche anno, a norma di legge, il datore di lavoro dovrà assicurarsi che ogni lavoratore partecipi a visite mediche periodiche aziendali.
OBBLIGHI DEL LAVORATORE
Il lavoratore dovrà per prima cosa essere fedele a se stesso e comunicare al datore di lavoro malattie già presenti; inoltre dovrà indossare obbligatoriamente tutti gli strumenti e indumenti offerti dal datore di lavoro per proteggere la propria salute; infine da qualche anno è obbligatorio che il lavoratore si presenti a visite mediche aziendali per monitorare la propria salute.
La formazione dei lavoratori e dei loro rappresentanti “deve essere periodicamente ripetuta in relazione all’evoluzione dei rischi o all’insorgenza di nuovi rischi” (art. 27 c. 6 D.Lgs 81/2008 e s.m.i,), quali ad esempio, quelli risultanti dall’aggiornamento del documento di valutazione dei rischi, delle procedure e istruzioni operative.