Tecniche per la lavorazione del vetro di Murano, tutte le curiosità

Il vetro di Murano è da anni una delle principali attrazioni nella regione veneta. Si tratta di un prodotto unico e raro, lavorato da maestri artigiani che con cura e dedizione, svolgono il loro lavoro. Ogni pezzo di ogni collezione è unico ed inimitabile, questo perché ogni tecnica di lavorazione renderà ogni singolo prodotto differente dagli altri sul mercato. Quanto si parla di tecniche di lavorazione non si può di certo generalizzare e proprio per questo motivo, di seguito saranno approfonditi diversi argomenti a riguardo.

Le tecniche maggiormente utilizzate per la lavorazione del Vetro di Murano

Tra le tecniche più utilizzate per la lavorazione del vetro di Murano, è possibile trovare quella delle conterie, ovvero perline di vetro di forma rotonda o a spigolo. Queste solitamente, vengono acquisite con una lavorazione a lume, frazionando tubicini perforati e tirati in fornace per circa dieci metri. La canna in vetro non perforata, viene poi ammorbidita dal calore del fuoco e successivamente avvolta intorno ad un tubicino metallico che attribuisce alla perla, la forma che si desidera.

La decorazione a smalto invece, è una tecnica che presume l’impiego di componenti colorate, ottenuta con polveri di vetri macinati sottilmente, che vengono applicati tramite un pennello sulla area del vetro che necessita di decoro. L’oggetto viene poi assoggettato ad un ciclo di calore in modo che il decoro aderisca completamente alla superficie.

Con il termine “millefiori” invece, viene denominata una tecnica che concerne l’utilizzo di una canna forata o anche non forata, che mostra al suo interno molteplici strati di vitro di diverso colore e forma. Un tipo di canna molto particolare è la rosetta, contraddistinta da sagome a stella di vetro in colore bianco, rosso e blu a colorazioni alterne. Con l’utilizzo della tecnica millefiori, si possono produrre delle perle meravigliose che di certo non possono non essere apprezzate.

C’è poi la molatura, un metodo antico che consente di scavare il vetro, caratterizzato da molteplici step. Il primo, presume l’impiego di una ruota grezza, mentre il secondo step consta nel sistemare l’incisione effettuata in precedenza mediante una ruota. Nel terzo step si attua la molatura e la lisciatura dell’incisione tramite l’utilizzo di una ruota, costituita da pietra arenaria naturale. Nel quarto ed ultimo step, l’oggetto viene ripassato attraverso una ruota in sughero imbevuta da un composto caratterizzato da pietra pomice ed acqua per lustrare l’incisione. Quando il lavoro è terminato, si pulisce l’oggetto per renderlo brillante, mediante una ruota di panno inumidita di ossido di cerio e acqua.

Per quanto concerne lo specchio veneziano, le sue origini sono riconducibili al Rinascimento. La lavorazione dello specchio, si attua tramite una lastra di vetro. Da un lato è rivestita in alluminio o in argento e realizza un’immagine frutto di un riflesso delle figure che appaiono di fronte ad essa.

Con il Rinascimento, Venezia e Norimberga divennero dei popolari centri per la produzione di questi oggetti.Nel XVI secolo il metodo più esteso per riconsegnare specchiata una superficie vitrea, constava nell’applicare un fine strato di metallo riflettente. Solo in un momento successivo, fu scoperto il procedimento chimico di copertura del vetro con argento. Questo, diede origine alle tecniche di realizzazione degli specchi moderni in vetro di Murano presenti tutt’ora sul mercato.

Le tecniche di lavorazione del vetro di Murano utilizzate meno

La vetrofusione è una tecnica molto antica mediante la quale, parti del vetro di diverso colore, vengono affiancate su una pietra di fibra di ceramica per essere fuse in un forno elettrico. Questo processo ha lo scopo di ottenere un tessuto vitro di molteplici colori, detto vetro mosaico o anche murrina. Sulla lastra vengono collocati granuli di vetro multicolore, che si fondono insieme.

Questa manovra può essere ripetuta più volte, accavallando i colori e creando un decoro tridimensionale. Il vetro murrino, è una tecnica anch’essa molto antica e rientra nelle seconde lavorazioni del vetro di Murano appunto. Oggetti di questo tipo ovviamente, sono molto particolari ed apprezzati in tutto il mondo e per trovarli, oltre che dal vivo, è possibile visitare il sito VDA Borella per poi scegliere gli oggetti in vetro di Murano più adatti alle proprie esigenze. Ci sono tantissime collezioni e soprattutto, ogni pezzo è unico ed inimitabile. Dunque non si può far altro che scegliere un oggetto speciale per una persona speciale o perché no, anche per se stessi.