Nel linguaggio comune spesso le tettoie e le pensiline vengono confuse e assimilate, ma dal punto di vista tecnico si tratta di elementi ben diversi tra loro. Le tettoie, in particolare, sono elementi edilizi finalizzati alla copertura di uno spazio aperto, che possono essere adibiti alla fruizione protetta di spazi pertinenziali o ad usi accessori; la loro caratteristica peculiare è la presenza di una struttura discontinua di sostegno. Nel caso delle pensiline, invece, si ha a che fare con elementi edilizi di copertura, che però non presentano montanti verticali di sostegno e sono posizionati in corrispondenza delle pareti perimetrali esterne degli edifici.
Da queste due definizioni è possibile intuire i punti in comuni e le differenze tra una pensilina e una tettoia, anche in ambito commerciale o in un contesto industriale. In tutti e due i casi si è in presenza di una finalità di copertura, ma a differenziare i due tipi di manufatti è il modo in cui essi vengono costruiti: una tettoria è sostenuta grazie a dei montanti che sono collegati gli uni con gli altri, mentre la pensilina è priva di montanti di sostegno, dal momento che è installata in aggetto sulla parete.
Una questione di dimensioni
A ben guardare, comunque, c’è un altro aspetto che permette di distinguere una pensilina da una tettoia, ed è rappresentato dalle dimensioni. Nella maggior parte dei casi, infatti, una pensilina ha dimensioni contenute, mentre una tettoia è un po’ più grande. Si tratta di un fattore di non poco conto, soprattutto perché è proprio per via delle loro dimensioni rilevanti che le tettoie non possono essere considerate elementi pertinenziali per cui non sia richiesto il permesso di costruire. In pratica, una tettoia può essere realizzata unicamente nel caso in cui essa abbia una finalità di arredo che possa essere dedotta dalle sue dimensioni contenute. Non deve trattarsi, invece, di un elemento utilizzabile autonomamente: in tal caso ci sarebbe bisogno di un permesso ad hoc per costruire.
Se si prende in considerazione la giurisprudenza italiana, si può scoprire che sono pensiline le strutture a sbalzo la cui superficie totale non superi i 5,50 metri quadri. Sempre dal punto di vista giurisprudenziale, ci sono due variabili da prendere in considerazione: la precarietà del manufatto e la sua amovibilità. Un’opera – in questo caso una pensilina, per esempio – viene definita precaria nel caso in cui per procedere alla sua rimozione non vi sia bisogno di demolizioni; la precarietà, inoltre, è connessa con la natura temporanea del manufatto. In tale circostanza, per la costruzione non c’è bisogno di autorizzazioni di alcun genere.
Vantaggi fiscali
Non è chiaro se pensiline o tettoie rientrano nell’ecobonus 2018 esteso anche a quest’anno. L’argomento è dibattuto, ma, per fare un po’ di chiarezza, basta ricordare lo scopo degli incentivi: risparmio ed efficientamento energetico. Sia le pensiline che le tettoie hanno lo scopo di garantire una protezione adeguata rispetto agli agenti atmosferici, e da questo punto di vista si differenziano dalle verande, che invece servono a incrementare lo spazio vivibile degli appartamenti, e dai pergolati, la cui funzione è in modo particolare di schermatura rispetto ai raggi del sole e di ombreggiamento. Una copertura esterna, che sia una tenda, una pensilina o una tettoia, potrebbe rientrare nella categoria di interventi volti allo scopo individuato dalla normativa solo in alcuni casi. Ad esempio, se la copertura è in prossimità di finestre o pareti in vetro, una sua finalità potrebbe essere quella di riparare dal sole: ciò la rende adeguata alla richiesta dell’ecobonus, poiché il suo impiego migliora l’efficienza energetica dell’edificio, che, grazie all’intervento, può diminuire i consumi elettrici dovuti all’aria condizionata.
Per trovare tettoie e pensiline in linea con le proprie esigenze, si può fare riferimento a O&T Costruzioni Metalliche, azienda specializzata che garantisce professionalità e competenza. Oltre a indicare la copertura da esterno più indicata per la tipologia di abitazione, un rivenditore professionale saprà già quali caratteristiche devono avere pensiline e tettoie per rispettare le esigenze burocratiche per rientrare nei piani di incentivazione.